Scrive Flavio Lenardon, il presidente della neonata associazione TreeDream, in una lettera aperta pubblicata sul blog Olio Officina, che “il contadino è innanzitutto un uomo libero con un altissimo senso dell’onore. L’accordo verbale ha lo stesso valore di un contratto scritto; è normale rimetterci di tasca propria piuttosto di rinnegare la parola data”. Sottoscriviamo parola per parola quanto esplicitato alla perfezione da Lenardon, il quale aggiunge: “Questo dovere di conservare la propria libertà è un dei bisogni più vitali così come è un dovere il rispetto dell’onore proprio ed altrui. L’onore è il riconoscimento di partecipare ad una tradizione cui si riconosce un valore, tanto è vero che il più grave dei delitti è, come sosteneva Simone Weil, la distruzione del proprio passato. Allo sradicamento fisico dal proprio territorio d’origine corrisponde spesso parallelamente uno sradicamento morale”. Ebbene, la Casa dell’Olivo-Oleoteca d’Italia sostiene tale iniziativa, tesa a recuperare il valore del paesaggio e del lavoro agricolo, a sostegno dell’olivicoltura d’alta quota, attarverso le forze giovani, a loro volta da sostenere e incoraggiare. Si tratta di una lettera aperta ragguardevole nei contenuti. Noi della Casa dell’Olivo-Oleoteca d’Italia diamo dunque pieno appoggio all’iniziativa e possiamo riservare sin da ora uno spazio per esporre gli oli d’alta quota in difesa del territorio e del paesaggio culturale e rurale della Liguria. Coraggio e non desistete.
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