Dal 31 gennaio-2 febbraio 2019 a Milano saremo presenti all’ottava edizione di
Olio Officina Festival – Condimenti per il palato & la mente
Il tema portante quest’anno sarà:
L’olio immaginario, l’olio immaginato
NOSTRA SIGNORA PUBBLICITÀ
Torna a Milano l’ottava edizione di Olio Officina Festival, in un contesto in cui il tema centrale è la pubblicità, ovvero come l’olio si pubblicizza e comunica se stesso al vasto mondo dei consumatori e, di conseguenza, come l’olio riesce a sua volta a proporsi in uno scenario operativo completamente inedito rispetto al passato.
C’è un punto di partenza: l’Italia non ha olio a sufficienza eppure è il Paese che ne consuma tanto e ne esporta altrettanto. Non vi è il numero di olivi necessario per il fabbisogno interno di olio e tuttavia l’olio extra vergine di oliva resta la materia prima alimentare centrale in tutte le cucine del Paese.
C’è un punto di arrivo: offrire una chiave di interpretazione dell’olio inedita e per farlo con efficacia e inventiva ci si è affidati ai giovani, sperimentando nuovi stili e nuovi linguaggi. Importanti le collaborazioni con l’Accademia di Comunicazione di Milano e la Scuola internazionale di Comics di Torino, e con altre realtà che hanno affrontato il tema olio in modo discontinuo rispetto al passato.
Anche la nostra oleoteca sarà presente a Palazzo delle Stelline, dal 31 gennaio al 2 febbraio 2019, Olio Officina Festival, l’annuale appuntamento con la tre giorni dedicata all’olio e ai condimenti, ovvero il più grande happening al mondo, ideato e diretto da Luigi Caricato, oleologo, scrittore, giornalista ed editore. OOF 2019 è una bussola per orientarsi tra le diverse tipologie di oli, i diversi profili, le differenti origini, in uno scenario segnato da una progettualità comunicativa mai sperimentata nella storia italiana. L’evento è aperto a tutti, sia ai generici consumatori, sia agli appassionati, sia agli operatori del settore commerciale, senza mai trascurare il mondo della cucina professionale e della scienza.
LA PUBBLICITÀ
L’olio extra vergine di oliva lo si consuma in grandi quantità ma non lo si sa comunicare bene. C’è ancora un approccio antico e desueto. In un simile contesto diventa difficilissimo indovinare una strategia comunicativa. L’olio ricavato dalle olive, nonostante sia un alimento che si associa a qualcosa di naturale, che fa bene alla salute, ricco di profumi e di sapori variegati, non riesce a presentarsi con un profilo moderno. Il prodotto è antico e millenario, ma l’olio di oggi non è paragonabile a quello di ieri. È un prodotto diverso e migliore, frutto di una tecnologia che lo ha perfezionato rendendolo fruibile in maniera decisamente nuova rospetto al passato. Si è partiti da qui per delineare un percorso nuovo.
LA COLLABORAZIONE CON L’ACCADEMIA DI COMUNICAZIONE
Nei giorni della manifestazione è possibile ammirare le molte creatività pensate e realizzate dagli allievi dell’Accademia di Comunicazione di Milano, che hanno agito sotto la guida attenta e sensibile del direttore creativo Antonio Mele. Oltre a manifesti pubblicitari, sarà possibile prendere visione anche di alcuni spot ideati completamente al di fuori dalle solite logiche degli spot che si vedono in TV. “La comunicazione – precisa il creativedirector Antonio Mele – è come un’etichetta attaccata al prodotto: deve riuscire a trasmettere in maniera semplice e incisiva quali siano le qualità di ciò che vogliamo pubblicizzare. Nella ricerca dei concetti creativi, è fondamentale trovare contenuti distintivi e avere un punto di vista interessante. Il vero media deve riuscire a catturare il consumatore e farsi ricordare”.
I MAESTRI DELLA PUBBLICITÀ
Non mancherà uno sguardo retrospettivo, per dare valore a quanto è stato fatto finora. A partire dal sociologo Vanni Codeluppi – autore, tra gli altri, anche del volume Storia della pubblicità italiana (edito da Carocci) che sarà presentato venerdi1 febbraio – il quale rende omaggio al genio e alla creatività degli italiani, ripercorrendo un secolo e mezzo di campagne pubblicitarie create e diffuse nel nostro Paese.
E sempre con un occhio attento alla pubblicità merita attenzione il ruolo di primo piano che hanno assunto in passato le antiche latte d’olio, una felice occasione per presentare,in esclusiva a Olio Officina Festival, un volume molto importante, per i tipi di Silvana Editoriale, Lattine italiane per olio di oliva. Collezione Guatelli 1860-1960. Giovedi 31 gennaio Manuela Guatelli e Daniela Lauria, del Museo Guatelli, interverranno con Dario Cimorelli per raccontare una raccolta unica al mondo, dove sono riunite oltre sei mila contenitori per l’olio realizzati tra la fine Ottocento e prima metà del Novecento da importanti designers per esportare il prezioso ingrediente alle comunità di emigrati Italiani. Ogni lattina costituisce una vera opera d’arte e mostra un pezzo di storia dell’Italia di cui andare fieri nel mondo.
Sempre in chiave storica, il 31 gennaio, Giordano Bruno Guerri, scrittore e storico, presidente della Fondazione Vittoriale degli Italiani, converserà sull’importante ruolo che Gabriele d’Annunzio ha avuto nella pubblicità, e con l’occasione, tra l’altro, si presenta Oleum Vatis, ovvero l’olio extra vergine di oliva ottenuto dai 395 olivi presenti nella tenuta del Vittoriale.
Lo sguardo al passato è sempre importante rivolgerlo, per comprendere meglio il presente e orientarsi verso il futuro. Decisiva, pertanto, la presenza di Maria Novaro, della Fondazione Mario Novaro, sabato 2 febbraio, che esamina la storia della pubblicità vista attraverso gli archivi, a partire da quanto è stato raccolto e custodito a Genova in tre ricchi archivi che costituiscono una ricca miniera di utili informazioni, fonti imprescindibili per quanti vogliano approfondire e indagare il tema.
Il presente di delinea con gli interventi di maestri della pubblicità come Lorenzo Marini, che interviene in collegamento da Los Angeles, Aldo Tanchise da altre figure centrali nel campo della comunicazione pubblicitaria.
IL MARKETING APPLICATO ALL’OLIO
Quando si dice pubblicità, non ci si ferma solo a quel che si vede sui giornali o in altri media, ma per agire sempre in maniera efficace, è importante capire i nuovi possibili approcci, a partire da quanto avviene nel campo del marketing. Rosalia Cavalieri, docente di semiotica all’Università di Messina, interviene sabato 2 febbraio sul tema “Il naso del marketing: la comunicazione olfattiva nei processi d’acquisto”, molto in linea con quanto si registra come novità degli ultimi anni in tema di comunicazione. Se fino a qualche decennio fa per soddisfare le richieste dei consumatori bastava infatti offrire buoni prodotti e migliorare la qualità dei servizi, oggi questo non sembra più sufficiente: le esigenze dei consumatori sono cambiate e lo schema cognitivo bisogno-acquisto-beneficio cui si ispirava il marketing tradizionale ha ceduto il posto a nuove strategie mirate a procurare al potenziale cliente un’esperienza emozionale, facendo leva sulla stimolazione sensoriale.
IL RUOLO DEI SOCIAL MEDIA
Il marketing e la pubblicità a loro volta si scontrano con questioni etiche di non secondaria importanza, come la massiccia attività di propaganda che condiziona il mondo dei consumi, mettendo a volte in crisi le economie e lo stesso mondo scientifico. Nessuno è immune da condizionamenti e tutti devono essere messi in guardia, soprattutto in un’epoca in cui le fake news diventano virali nel breve volgere di poche ore. Ecco allora l’intervento di Alfonso Pascale, sulla cyber propaganda, ovvero sulla promozione nell’era dei social. Oggi siamo di fronte a un nuovo processo di alfabetizzazione, l’unico in grado di rendere il cittadino consapevole e protagonista di un afflusso comunicativo e informativo tanto ampio da permettergli di essere anche protagonista in senso pluridirezionale. Ma cosa accade veramente con la digitalizzazione delle nostre vite? Possiamo sentirci al sicuro da intromissioni e condizionamenti? I creatori degli algoritmi, che di fatto rappresentano le nuove vestali dell’informazione, controllano tutto. Con il digitale si scrive per essere letti da un algoritmo e si legge quel che seleziona l’algoritmo. Abitando tuttavia i social, ci trasformiamo da individui anonimi in persone con una immagine, una storia, aspirazioni, pensieri e atteggiamenti propri; e, come persone, chiediamo sempre più un dialogo. Come in ogni epoca, la società cambia e apre voragini che inquietano per lo stato di incertezza in cui sprofondiamo, ma le occasioni di riscatto restano altrettanto vive. Se da un lato la cyber propaganda può agire indisturbata contro il nostro volere, la conquista degli “algoritmi di libertà” non sembra più essere un’ipotesi azzardata e inverosimile.
COMUNICARE NELLA GIUNGLA DEL WEB
Comunicare, raccontare, creare, qualificare, misurare.Quando le imprese si affacciano nella giungla del web: ovvero, come cambia il modo di comunicare e fare pubblicità nell’era dei social.
Oggi il sito aziendale è la risorsa “owned” per eccellenza, l’unica in cui l’impresa sia davvero a casa propria. I social, invece, sono un luogo a prestito. Per le imprese la vera sfida è raggiungere le generazioni più giovani, Millennial e Z Generation. La domanda di contenuti informativi intanto si fa crescente ed è alla base di fenomeni come l’Influencer Marketing e gli Sponsored. Come influenzano queste nuove dinamiche il mondo delle imprese, devono continuare a fare pubblicità o affidarsi ai nuovi media che ormai dominano il mondo. Tali questioni sono al centro dell’intervento, di venerdi1 febbraio, di Paolo Lottero, tra i massimi esperti di Digital Personal Branding e si Social Media Marketing.
INTERROGARE IL CONSUMATORE
Importante, da segnalare tra i vari incontri, la giornata di venerdi 1 febbraio, con la presentazione, con la regia di Daniele Tirelli – oltre che fondatore di Amagi, presidente del Retail Institute of Italy- di una indagine sui consumi di olio extra vergine di oliva presso le famiglie milanesi. Si è partiti con il proposito di misurare la vera esperienza di consumo dell’olio extra vergine di oliva, una iniziativa di Olio Officina in collaborazione con la società di ricerca Amagi-ForSurvey e in collaborazione con Chemiservice, che ha dato un quadro molto complesso e interessante per i suoi sviluppi. L’obiettivo di questa ricerca è di documentare le opinioni, gli usi, le abitudini e il gradimento delle varie marche di extra vergini.
La diagnosi di mercato, basata su una tecnica unica e originale, ha avuto il dichiarato obiettivo di spingere le aziende a produrre una qualità che oltre a essere tale su un piano oggettivo, sia anche gradita nel contempo dal consumatore.
QUANTO PUÒ COSTARE UNA BOTTIGLIA D’OLIO DI QUALITÀ
UNO STUDIO PER COMPRENDERE LA COSTRUZIONE DEL PREZZO
Uno dei grandi temi ricorrenti, riguarda il costo di una bottiglia di olio extra vergine di oliva. Per capire realmente quanto possa costare una bottiglia di olio immessa sugli scaffali, occorre fare una attenta disanima dei costi di produzione. Non è possibile, e non è d’altra parte facile, stabilire un prezzo minimo, oltre al quale non si può scendere, per stabilire che una bottiglia abbia il prezzo giusto e la qualità corrispondente. L’Italia non risulta essere competitiva sul mercato, nonostante detenga un primato di immagine ancora saldo. L’esperto di marketing Massimo Occhinegro a partire da uno studio affidabilissimo del Consiglio oleicolo internazionale ha individuato le modalità per comprendere in modo scientifico e inoppugnabile quella che si può definire la “costruzione di un prezzo”, ovvero il processo che porta a definire il prezzo di una bottiglia d’olio extra vergine di oliva sullo scaffale. Il consumatore può dormire sonni tranquilli, perché ogni olio ha il suo prezzo, legittimo, e le differenti qualità presenti sul mercato non possono che incoraggiarlo a scegliere in funzione della molteplicità di impieghi cui destinare il prodotto. L’importante, sempre, è riuscire a distinguere le differenti qualità.
QUALE EXTRA VERGINE
Tate attenzioni qualificate, ma la qualità degli oli ancora non è del tutto compresa. Venerdi1 febbraio con Valentina Cardone si affronta il tema delle Etichette imperfette, ovvero delle troppe restrizioni per il settore olio da olive. Le etichette presenti su una bottiglia d’olio non sempre consentono infatti di esprimere tutto il valore degli oli da olive. Un eccesso di legislazione imbriglia un prodotto che ha invece molto da raccontare. Sono allo studio alcune soluzioni per contrastare tale fenomeno. L’obiettivo è rendere gli oli da olive più competitivi sul mercato.
Nello stesso tempo, Roberto Bazzano, di Bandiera Lilla, Anna Gioria, del Corriere della Sera, Serena Mela, del Frantoio sant’Agata d’Oneglia, presentano l’etichetta in braille, ovvero come comunicare l’olio a tutti, senza alcuna distinzione.
SALUTE & GUSTO
Salute & gusto. Con quali extra vergini comunicare. È il tema che si affronta venerdi1 febbraio mattina in Sala Leonardo, partendo dal concetto di un olio extra vergine di oliva nella versione base di una categoria e quelli che invece fanno la differenza per qualità sensoriale, nutrizionale e salutistica. La scienza ci dice che a parità di condizioni, per ottenere un extra vergine con più fragranze, più gustoso e più ricco in antiossidanti, il produttore deve fare delle rinunce a favore della qualità, ma questa qualità non sempre viene compresa dal consumatore. Il valore nutraceutico e la ricchezza sensoriale che un extra vergine riesce ad esprimere è la misura degli optional che il produttore ha deciso di inserire e che una normativa dovrebbe delineare e definire questo percorso di alta qualità. Intervengono sul tema Maria Grazia Minisci, presidente Ceq Italia; Soledad Serrano, presidente QV Extra! Spagna; Mariana Matos, direttore generale Casa do Azeite;Lisa Paglietti, economista Fao; e Claudio Truzzi, di Metro Italia.
LA SORPRESA DELL’OLIO DI SANSA
È un olio che sugli scaffali dei negozi italiani quasi non si trova più, ma che esiste e ha un ruolo molto importante, con grande successo soprattutto nei mercati internazionali, in aperta concorrenza con gli oli da seme e gli altri grassi alimentari, con i quali vince di gran lunga sul tema della salubrità. Sansa ed oli di sansa fonti di antiossidanti è il titolo dello studio che la Pantaleo Spa ha commissionato all’Università di Udine e dal quale emerge un dato sorprendente. Ci sono alcuni aspetti compositivi della sansa e dei relativi oli che se ne ricavano che contribuiscono a incrementare il valore commerciale di questo prodotto. Al fine di verificare la reale situazione del profilo compositivo dell’olio di sansa, si è proceduto con il campionamento di sanse a differenti stadi di lavorazione (fresca, essiccata, esausta) e di oli da grezzo a raffinato, sui quali si è determinato il contenuto il contenuto di tocoferoli che si assesta su livelli paragonabili a quelli di oli vergini, una scoperta sensazionale che gioca a favore di tali oli, utilizzabili o in frittura o nei prodotti da forno.
Tale studio sarà presentato sabato mattina, 2 febbraio, in sala Leonardo, alla presenza del professor Lanfranco Conte e di Nicola Pantaleo.
COMUNICARE CON IL CONSUMATORE
La sfida che appare impossibile
La presentazione della guida vademecum Olio extra vergine di oliva: un tesoro da custodire, voluta e realizzata da Assitol e Unione Nazionale Consumatori, è un utile supporto pensato per fornire informazioni essenziali a chi acquista l’olio con l’intento di salvaguardare le qualità dell’olio da olive attraverso una serie di regole da rispettare a casa, ma anche nei ristoranti e negli esercizi commerciali. Intervengono Anna Cane, presidente del Gruppo Oliva; Massimiliano Dona, direttore generale di Unione Nazionale Consumatori; eSonia Re, direttore generale di Apci.
PREMIO LE FORME DELL’OLIO, SESTA EDIZIONE
PREMIO LE FORME DELL’ACETO, PRIMA EDIZIONE
OVVERO: IL VISUAL DESIGN E IL PACKAGING
Non mancherà come di consueto l’attenzione al packaging e al visual design, mettendo in giusto risalto tutte le aziende che hanno sperimentato in questi ultimi anni nuovi percorsi legati all’estetica del prodotto olio e aceto, fino a affrontare anche il segmento di mercato delluxury, molto trascurato in realtà dalle aziende olearie. Per dare valore al prodotto, oltre alla qualità intrinseca del contenuto, è necessaria anche la qualità della forma. La qualità a tutto campo. Nella giornata di venerdì 1 febbraio, l’intero pomeriggio sarà riservato a scoprire le nuove tendenze del packaging, con la consegna dei premi e la presentazione dei principali concept.
OOF PERSONALITÀ DEL NOSTRO TEMPO
Premio Olio Officina – Cultura dell’olio
Come di consueto a ogni edizione di Olio Officina Festival, vengono consegnati il primo giorno della manifestazione, quest’anno il giovedi 31 gennaio, i premi riservati ad alcune illustri personalità del nostro tempo che si sono distinte per aver affermato in maniera diretta o indiretta una cultura dell’olio. I premiati del 2019 sono, strettamente in ordine alfabetico: Marco Bonaldo, imprenditore oleario, noto per il marchio Galateo & Friends; Anna Cane, master blender e chimica dell’olio, presidente gruppo oliva Assitol; Chiara Coricelli, imprenditrice olearia, ad Pietro Coricelli Spa; Paolo Giordano, narratore (che ritirerà il premio sabato 2 febbraio), autore del romanzo Divorare il cielo, edito da Einaudi, ambientato in una masseria pugliese; Antonio Mele, direttore creativo; e Antonisa Perrone, imprenditrice olearia, amministratore unico Masserie di Sant’Eramo, nonché manager di Natuzzi Italia.
GLI CHEF A OOF 2019
Sono tanti i momenti delle degustazioni abbinate all’olio extra vergine di oliva, e questa volta ci saranno gli chef. Tra questiEnrico Marmo, che con il Frantoio di Sant’Agata d’Oneglia, presenta il pan dolce; Manuel Marzari, che con il Consorzio dell’olio Dop Garda presenterà dei dolci in cui si esaltano le virtù degli oli gardesani. Le abbinate di pane e olio proposte da Assitol e molto altro ancora.
Inoltre, è da segnalare un focus su olio su pesce, a cura della Regione Basilicata, con la presentazione di uno speciale dedicato; e un focus su olio su pizza, a cura dell’Associazione pizzaioli Apes.
L’OLIO DI INTRATTENIMENTO NELLA RISTORAZIONE
Il ruolo strategico della formazione, chiave di volta per valorizzare gli oli da olive nella ristorazione e nel consumo domestico quotidiano, viene presentata in una attenta disanima secondo quanto riscontrato dal presidente dell’Italian Culinary Foundation di New York, ovvero il celebre Tony May, che sabato 2 febbraio ci racconta l’olio nelle cucine dei prestigiosi ristoranti americani.
SAGGI ASSAGGI, A TU PER TU CON L’OLIO E LE OLIVE
Saggi Assaggi. Incontri di degustazioni guidate, è il titolo della sezione dedicata al rapporto diretto con le materie prime. Saranno coinvolte tre sale: Chagall, Solari e San Carlo Borromeo, con molteplici sessioni di assaggio, di oli in purezza. Oltre agli oli italiani, curati dalla Casa dell’Olivo, ci sarà anche una sessione dedicata agli oli del mondo (Spagna, Grecia, Tunisia, Marocco, Turchia, Cile, Argentina, Australia, California, Giappone), a cura dell’Onaoo. Inoltre, si conferma lo spazio riservato alle olive da tavola con due sessioni a cura di Roberto De Andreis, che presenterà anche il libro L’assaggio delle olive da tavola, edito da Olio Officina. Inoltre, ci saranno anche sessioni di assaggio dedicate agli oli Dop Riviera Ligure e Dop Garda, nonché agli oli della Basilicata.
PARTIRE DAI GIOVANI TALENTI: L’OLIO A FUMETTI
Nell’ambito delle attività di comunicazione di Olio Officina, c’è sempre la ricerca di nuovi linguaggi e stili. Il fumetto è tra questi. L’olio è sempre poco o mal raccontato, da qui l’idea di farlo attraverso il ricorso alla graphicnovel, da cui la collaborazione di Olio Officina con la Scuola internazionale del fumetto Comics, che sabato 2 febbraio darà luogo alla presentazione del numero 7 della rivista in edizione cartacea bilingue italiano inglese OOF International Magazine, edita da Olio Officina, con dieci storie a fumetti ispirate all’olio. Sempre nell’ambito del festival, e sempre nella giornata di sabato, una intera sala (la Bramante, quella dedicata al “Caffè letterario” di Olio Officina), accoglierà una sessione giornaliera interamente dedicata al fumetto, con la presenza di alcuni importanti fumettisti e con un ricordo dello scrittore Giovannino Guareschi da parte dello scrittore Guido Conti.
PARTIRE DAI GIOVANI TALENTI. L’OLIO NELLE SCUOLE ALBERGHIERE
La valorizzazione dell’olio extra vergine di oliva quale ingrediente primario e centrale a tavola e in cucina è fondamentale. Ecco allora una idea di Santagata 1907 Spa: organizzare una sana competizione per giovani talenti, con due sezioni: ricette tradizionali rivisitate e ricette creative. Una iniziativa che la nota azienda ligure, proprietà della storica famiglia Santagata, ha realizzato in collaborazione con l’Istituto alberghiero Nino Bergese di Genova e l’Istituto alberghiero Bonaldo Stringher di Udine e che vede a OOF 2019 il teatro in cui si svolgerà il resoconto finale.
PARTIRE DAI GIOVANI: NUOVE PROPOSTE PUBBLICITARIE
Nell’edizione ottava di OOF, insieme agli artisti del movimento Arte da mangiare mangiare Arte partecipano anche gli alunni della classe 3^ ALG del Liceo Artistico a indirizzo grafico dell’IIS Majorana di Cesano Maderno coordinati dalla Prof.ssa Enza Clapis e gli alunni della classe 4^B del Liceo Artistico Ambrogio Alciati di Vercelli coordinati dal Prof. Diego Pasqualin, che hanno progettato e realizzato manifesti pubblicitari sull’olio di oliva, nonché modellini di oliere accompagnati da pieghevoli pubblicitari.
TURISMO ESPERIENZIALE
Da segnalare l’attenzione a una forma nuova di turismo, con Giorgio Lazzaretti e Umberto Curti, che propongono la presentazione di Riviera Ligure Dopexperience, ovvero come valorizzare l’olio extra vergine di oliva del territorio e a marchio Dop attraverso il turismo dell’olio. Una buona idea che ha dato luogo al progetto-pilota di turismo esperienziale e dei pacchetti turistici che il Consorzio di tutela olio extravergine Dop Riviera Ligure ha realizzato insieme a Ligucibario® (marketing enogastronomico) e a Volver Tour Liguria (tour operator), al fine di valorizzare, nella Liguria di Ponente e Levante, i valori sapienziali e organolettici del prodotto a denominazione di origine protetta.
SPAZIO ALLE PRESENTAZIONI DEI LIBRI
LIBRERIA DEL FESTIVAL
Come di consueto, nel chiostro di Palazzo delle Stelline ci sarà la Libreria del Festival, mentre nelle diverse sale si susseguiranno nei tre giorni diverse presentazioni di libri, tra le quali segnaliamo giovedi 31 gennaio, oltre al libro già citato sulle lattine d’olio, anche il volume L’Albero di olivo, di AldousHuxley, per le Edizioni Henry Beyle. Interverranno oltre all’editore Vincenzo Campo, lo scrittore e studioso di coltivazioni arboree Giuseppe Barbera, il giornalista culturale del quotidiano “II Sole 24 Ore” Stefano Salis, e il fotografo Ferdinando Scianna. Venerdi1 febbraio si presenta invece il libro di Guido Novaro, Liscio come l’olio, edito da 1000 e una notte, alla presenza di Roberto Casalini. Sabato 2 febbraio lo scrittore Antonio Pascale presenta il romanzo Divorare il cielo, di Paolo Giordano, Einaudi editore, ambientato in una masseria pugliese e che sviluppa narrativamente anche il tema della Xylella. E molti altri titoli che sarà possibile sfogliare nella Libreria delFestival.
ARTE DA MANGIARE
Si rinnova anche in questa edizione la collaborazione con il movimento culturale Arte da Mangiare. Nei chiostri di Palazzo delle Stelline vi saranno diverse loro esposizioni, ma soprattutto vi sarà una mostra in movimento con gli artisti che diventano un manifesto pubblicitario vivente. Durante l’inaugurazione del Festival gli artisti indosseranno i loro manifesti come un “uomo sandwich” per dare il via ad una mostra coinvolgente che, attraverso il linguaggio universale dell’arte, racconta dell’olio e delle sue proprietà, in un contesto ludico e festante che è tipico della tradizione di Arte da mangiare mangiare Arte.
CARAPELLI FO ART
Tra arte e olio
Tra le varie mostre si segnala quella realizzata da Carapelli Firenze e che porta il nome di Carapelli for Art, una iniziativa che premia i migliori talenti in circolazione, e che alla prima edizione del concorso ha visto la partecipazione di molti artisti internazionali. A OOF 2019 si potranno in particolare prendere visione delle opere premiate in questa gara di bellezza. Sempre Carapelli Firenze Spa sarà presente all’interno del festival con uno spazio dedicato alle origini, con oli extra vergini di alta qualità che recano la firma e il volto dei protagonisti.
ANNULLI FILATELICI
Due, come di consueto a ogni edizione di Olio Officina Festival, sono gli annulli filatelici programmati in collaborazione con Poste Italiane: venerdì 1 e sabato 2 febbraio 2019, nel chiostro di Palazzo delle Stelline, dalle ore 11.00 alle ore 17.00, è possibile fruire degli annulli filatelici ideati da Olio Officina Festival 2019 e dedicati il primo alla cattedra ambulante di olivicoltura a al volume pubblicato nel Settecento Memoria sui saggi diversi di olio, di Giovanni Presta. Nei sessanta giorni successivi alla manifestazione gli annulli saranno depositati presso lo sportello filatelico dell’ufficio postale di Milano, Palazzo della Regione, per soddisfare le richieste dei collezionisti. Trascorso tale periodo, i piastrini filatelici saranno depositati presso il Museo della Comunicazione a Roma.
IL CAFFÈ LETTERARIO DI OOF
Si rinnova anche quest’anno l’appuntamento con la sezione letteraria e strettamente culturale del festival. Tanti gli appuntamenti di un ricco calendario di incontri, la quasi totalità dei quali si concentra nella Sala Bramante nella giornata di venerdì 1 e sabato 2 febbraio, a orario continuato, dalla 10 del mattino fino a sera, con temi che spaziano su più fronti, ma che si concentrano perlopiù su argomentazioni inerenti la campagna, l’ecologia, la scrittura, la pubblicità, la fruibilità della comunicazione, fino a concentrarsi anche sulla “ecologia della parola”, con un reading di poesia che accoglierà diverse decine di poeti. E, tra i tanti incontri in calendario, si segnala in particolare la presentazione del libro Capricci napoletani, edito da Olio Officina, di cui è autore il filosofo Sossio Giametta, che interverrà insieme con Renato Mannheimer. A curare tale sezione del festival sono due centri studi, il Cisle, Centro Internazionale di Studi sulle Letterature Europea, e il Cisesg, Centro Internazionale di Studi Europei Sirio Giannini, nonché la rivista FuoriAsse – Officina della cultura.
… E MOLTO ALTRO
Per esempio. Olio Officina Sociale. Con la rinnovata presenza di TerraSud e Olio Responsabile, rivolto a soggetti con disabilità visiva.
Roberto Bazzano, di Bandiera Lilla, e Anna Gioria, del Corriere della Sera, che affrontano il tema del turismo accessibile anche nei luoghi dell’olio.
Non meno importante un focus dedicato ai frantoi, il luogo in cui l’olio lo si estrae dalle olive, con un intervento di Antonio Monte, sulle macchine olearie del passato, con un percorso che va dal brevetto dei macchinari alla pubblicità del prodotto. Domenico Fazio, dal canto suo, nell’ambito della cultura frantoiana, smonta i miti legati a concetti come tradizione, famiglia e luogo, per puntare su tecnologia e le cultivar.
La creatività di Olio Officina Festival 2019 è della giovane designer e illustratrice Giulia Serafin, in arte Nebula.
Olio Officina Festival 2019 – Ottava edizione – Milano – 31 gennaio/2 febbraio 2019
Giovedì 31 gennaio 2019: ore 16.00 – 20.30 -Venerdì 1 e sabato 2 febbraio 2019: ore 9,00-20.30.Palazzo delle Stelline, corso Magenta 61, Milano.
Biglietti: venerdì e sabato 15 euro/giorno – giovedì ingresso libero fino a esaurimento dei posti.Website: www.olioofficina.com – Hashtag: #oof2019
Info: posta@olioofficina.comTel: 02.8465223 – UFFICIO STAMPA: chiara fossati & Maly Foschi: 347.7362313 – chiarafoxa@gmail.com